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sabato 10 febbraio 2018

Bisogna tenere le crisi e i lavoratori fuori dalla campagna elettorale"

Carlo Calenda dice a Matteo Salvini che "bisogna tenere le crisi e i lavoratori fuori dalla campagna elettorale, se vuole dare una mano". Il video è qui.

Sorge spontanea la domanda: se non di crisi e lavoratori, di cosa bisogna parlare in campagna elettorale?

Se Matteo Salvini si fosse ribellato a questa osservazione di Carlo Calenda, ora starei seriamente prendendo in considerazione l'idea di votalo. Magari nel segreto dell'urna. Ma Salvini ha glissato.
  


Bene, bene, bene. Qui si tratta di capire bene bene bene il significato di "Dai, che l'obiettivo è vicino, anche se è solo il punto di partenza di un nuovo percorso di lotta...".

La domanda in fondo è semplice: chiacchiere e distintivo, o vera passione? Naturalmente il 21 febbraio cercherò di essere ad Alatri per sforzarmi di capire, senza pregiudizi, prima ancora che la visione politica la qualità umana del personaggio. Per il momento continuo a ribadire pubblicamente che non voterò Salvini (ma nel segreto dell'urna Dio mi vede, Illo no). Potrei fare un passo indietro, o uno avanti, dipende. Da che dipende? Non so, ma certamente se Salvini avesse risposto per le rime a Calenda, invece di fare il pesce in barile, oggi forse avrei dato scandalo. E invece lo ribadisco pubblicamente: non voterò Salvini.

P.s.

Al momento la migliore descrizione che ho trovato della deriva destroide del sovranismo è questo commento sul sito del blog Sollevazione.

«Pericle scrive:
6 febbraio 2018 18:51
Riscossa Italiana, come l'80% del sovranismo italiano, è costituito fondamentalmente da gente di destra, che a destra vuole tornare. E' la rappresentazione della piccola borghesia un po' gretta del boom economico, della maggioranza silenziosa, che votava Pentapartito o Msi e poi Pdl, divenuta improvvisamente "costituzionalista" e "solidarista" quando si è impoverita. Queste sono le sue basi sociali ed ideologiche, alla fine il suo sogno è rivedere il centrodestra al governo, una parte vorrebbe al potere direttamente Casapound o Forza Nuova: basta mandare all'opposizione le "zecche rosse", mandare a casa i negri e ritrovarsi un po' di soldini sul conto corrente. E se per far questo si accetta un abominio come la Flat Tax, che nulla ha a che vedere con la Costituzione di cui si riempiono la bocca, pazienza. Dico subito che i piddini sono pure peggio e che alcune istanze sopra citate sono anche legittime, però diciamo le cose come stanno. Idem per Bagnai: ansioso di far parte dell'elite, lui che è così di sinistra e ama tanto il popolo, ha scelto la strada più facile, che è quella di accodarsi a qualche partito che distribuisce poltrone. Siccome a sinistra non lo volevano, è finito dove c'era posto e dove si era preparato a finire. In confronto Mori e la De Pin sono dei dilettanti e si sono dovuti accontentare di una lista che non supererà lo sbarramento.»

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